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FASCIA D'ETA' 0 - 5 ANNI

 

 

 

 

 

 

+2

“Noi impariamo così” nuova collana per bambini della Raffaello Ragazzi

di Cosimo Rodia

 

Lo sviluppo della psico-pedagogia ha permesso al libro per l’infanzia di fare passi da gigante. Lo dimostra la nuova collana varata della Raffaello Ragazzi “Noi impariamo così”, i cui primi quattro volumi I colori, I numeri, Gli opposti, Le forme sono stati presentati alla 51esima edizione della Bologna Children’s book fair, marzo 2014.

Qual è la teoria su cui poggiano questi stupendi cartonati, consigliati a partire da 2 anni? Vi è un filo sottile che collega gli sviluppi della psicologia della Forma e le ricerche sullo sviluppo cognitivo di Piaget. Per le teorie cognitive, l’apprendimento avviene grazie alla memoria e alle aspettative che sollecitano un comportamento diretto a uno scopo. Non si impara per abitudine, ma perché si costruiscono strutture cognitive. E l’apprendimento può avvenire per imitazione e per lo sviluppo della disposizione ad imparare, che avviene con l’esercizio.

Al di là del tecnicismo su come funziona la mente, il problema principe, che la Raffaello e il team redazionale diretto da Patrizia Ceccarelli si sono posti, è come si stimola il processo cognitivo; così la casa editrice anconetana ha partorito dei cartonati, capaci di sviluppare le strutture mentali con cui il bambino impara a conoscere il mondo circostante.

L’albo I numeri presenta, infatti, i numeri dall’uno al dieci, con magnifiche foto a tutta pagina di animali, fiori, frutti. Un modo strepitoso per far acquisire il concetto di quantità, con immagini fortemente colorate e con l’ultima pagina che riproduce un gregge, significando metaforicamente l’infinità dei numeri.

Il cartonato I colori associa in tutte le pagine fiori, frutti e animali dello stesso colore; ogni colore poi è associato, con una domanda retorica posta al bambino, ad una sensazione; ad esempio, la margherita e il pulcino sono di colore giallo, il quale colore richiama il caldo; o, ancora, castagne e scoiattolo sono di colore marrone, che richiama il caldo e la quiete…; sicchè il bambino sperimenta la distinzione visiva tra colori, esseri viventi, sensazioni.

Nel volume Le forme si ripetono le domande retoriche rivolte al bambino-lettore e le foto che indicano una forma; dal guscio della coccinella si passa alla spirale, dall’uovo all’ovale, da un trancio di pizza al triangolo, da una porta al rettangolo, dal mondo alla sfera.

Nel cartonato Gli opposti, invece, le foto nitide danno conto del “dentro” e del “fuori”, con due immagini dello stesso cane prima dentro poi fuori una cuccia. Bellissimo è il contrasto tra lento e veloce, rappresentato da una lumaca e da un cavallo in corsa; oppure il sopra e il sotto raffigurato da un gatto prima seduto su una panchina poi seduto sotto di essa. Inequivocabili le foto di uno stesso bambino mentre ride e mentre piange, per dire che esiste l’essere felice e l’essere triste. Chiude l’albo un acquario con acqua e due pesciolini, per raccontare il pieno rispetto ad un acquario vuoto.

Sono libri realizzati con pagine spesse, ricoperte da carta lucida su cui facilmente possono scivolare le dita dei piccoli lettori, garantendo nel contempo alle figure una maggiore brillantezza; la copertina è imbottita e impermeabile, per preservarla dai non pochi artifici manipolativi dei piccini.

Una Collana da avere in casa per stimolare nel bambino una mente attenta e ricettiva al mondo esterno; una cosa buona, dunque, per sperare in una testa ben fatta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LETTURA +3

 

Benvenuto, pomodoro! di Anna Lavatelli, Interlinea, 2014.

Benvenuto, pomodoro! di Anna Lavatelli, Interlinea, è un albo per bambino da 3 anni in su, dedicato alla riscoperta dell’orto, con un progetto editoriale veramente innovativo: il volume è dotato di alcuni semini in omaggio. L’albo risulta essere un ottimo strumento per diffondere tra i picconi i temi della sana alimentazione e dell’orto come luogo naturale per giocare e contestualmente sperimentare e conoscere.

Le protagoniste, Aurora e Caterina, vivono oltre che con i genitori anche con il nonno Osvaldo, in un condominio grigio e triste, e come tutti i bambini odiano mangiare la verdura. Un giorno però un uccellino deposita un seme in un vaso dimenticato sul balcone, da cui spunta una piantina che le bambine, con l’aiuto del nonno, fanno crescere bella e rigogliosa.

Col libro l’editore offre in omaggio un sacchetto di semi di pomodoro per permettere ai piccoli lettori di creare il proprio orto casalingo. Non solo. Sul sito della collana “Le Rane” della Interlinea (www.interlinea.com/lerane), nella sezione “Benvenuto, pomodoro!”, si possono scaricare giochi, filastrocche, disegni tratti dal libro da colorare.

Un albo originale e divertente, con tanti spunti che incuriosiscono i bambini.

 

 

 

 

 

 

 

Lettura + 5

 

L’Orco Gianbeppe di Anna Vivarelli, Piemme “Battello a Vapore”.

 

Nel racconto lungo per bambini L’Orco Gianbeppe ci sono due idee che Anna Vivarelli sviluppa molto bene. La prima. La scuola e l’istruzione rendono all’uomo il mondo piccolo, tanto da spingere ognuno, dopo un percorso di formazione, a desiderare il viaggio come momento di conoscenza senza schermi protettivi o filtri interpretativi; un viaggio come possibilità di cogliere direttamente la varietà, la bellezza e la ricchezza umana, ricevendone indirettamente sia un arricchimento morale sia una maggiore capacità di confrontarsi con l’altro da sé in modo aperto e produttivo (siamo nello stesso campo semantico del sentimento di Ciaula che scopre la luna, di pirandelliana memoria).

Secondo. Giocando con l’ironia, la scrittrice torinese estrae dall’insieme del bestiario del terrore, l’orco, ribaltandone la tradizionale ferocia, per presentarlo invece vegetariano e decaduto al servizio di due bambini che si trasformano in maestri, capaci di insegnargli a scrivere e a leggere.

Due idee, sviluppate dalla Vivarelli con uno stile a lei congeniale: l’ironia e la rapidità, tanto da confezionare un miniromanzo adatto a bambini del primo ciclo della scuola primaria, senza mai cadere nel pedagogismo.

Due bambini principalmente curiosi e intraprendenti, Leo ed Edo, raggiungono il bosco in collina per scrutare da vicino il sanguinario orco; tra i fitti alberi notano una coltivazione di ortaggi e scoprono che l’ortolano è il temutissimo Orco Gianbeppe, che non mangia i bambini (solo l’idea lo disturba), non coltiva amicizie se non col suo pesciolino Adalgisa, non sa leggere e scrivere, per il cui motivo non riesce a segnare sul barattolo il tipo di marmellata prodotta…

Ebbene a colmare queste carenze ci pensano, dopo aver superato diversi equivoci, Tom ed Edo, che diventano i maestri dell’innocuo mostro. Il discente a sua volta compie rapidi progressi, sicchè una volta imparato a scrivere a e leggere, si tuffa nella lettura di romanzi d’avventura, finchè non gli cresce l’irrefrenabile desiderio di viaggiare, quindi parte per un itinerario di conoscenza senza dire verso dove e per quanto tempo.

Con le belle e colorate illustrazioni di Francesca Di Chiara, il libro si lascia leggere, forse anche recitare, e ci trasmette l’idea in maniera leggera (senza sermoni) che la vita la si affronta con apertura mentale, disponibili alle esperienze, bandendo pregiudizi e dicerie, accettando ogni cosa con gioia e impastando la propria azione con i valori della solidarietà. 

 

 

 

 

 

lettura +5

MARSOTTO, Aurora, PATARINO, Chiara: “TINO IL CIOCCOLATINO SULLA CIMA DEL VESUVIO”, Piemme Battello a Vapore, Milano 2013, 64 p., Euro 7,50.

 

A casa di zia Marianna sono ospiti il pomodorino Gennarino e Peppe-Ron il peperone, per fare un pizza-party.

Tino e Nugabella si divertono molto con loro e decidono di ricambiare la visita, a Napoli. E la vacanza diventa indimenticabile tra visite a monumenti e pasticcerie, panorami strabilianti e feste.

Un libro leggero per bambini che si approssimano al mistero della lettura, parlando di amicizia. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lamusicastrocca e Tralestelle e trallallà, di Massimiliano Maiucchi, Alessandro D’Orazi, Lorenzo Terranera, Sinnos editrice

di Cosimo Rodia

Lamusicastrocca e Tralestelle e trallallà sono due libri illustrati, usciti rispettivamente nel 2008 (seconda ed. 2012), e nel 2010 (seconda ed. 2014), per i tipi Sinnos, ma è come fossero il frutto di un parto gemellare, perché oltre ad avere gli stessi autori, Massimiliano Maiucchi estensore dei testi, Alessandro D’Orazi delle musiche, Lorenzo Terranera delle illustrazioni, sono entrambi libri da guardare, ballare e ascoltare (o leggere per i bambini del primo ciclo della scuola primaria).

I componimenti della silloge Lamusicastrocca oltre a far cantare, hanno lo scopo di facilitare nei piccoli lettori la memorizzazione delle parti del corpo, i primi movimenti, le funzioni dei vari organi: con le guance fai il pallone/con le orecchie lo spione/con la bocca la linguaccia”.

Per incitare all’avventura, Maiucchi costruisce similitudine, come ad esempio quella tra la filastrocca e la strada; la prima come la seconda si snoda ora in salita ora in discesa, ora in rettilineo ora in curve… la cui varietà nasconde l’inaspettato che costituisce a suo volta il sale dell’avventura; e la scoperta che continua lungo la strada, crea motivazione ad andare avanti.

Non manca nella narrazione il riferimento ai sogni del bambino; sono immaginati, infatti, dei folletti che vivono nel bosco sotto 100 funghetti che cacciano stelle volanti… Una volta sveglio, il piccolo protagonista si accorge di aver sognato; ma che importa, tra sogno e realtà non v’è differenza: il sogno è vero quanto la realtà!

Maiucchi non manca di elaborare filastrocche sulla paura, richiamando i protagonisti che la originano: il lupo, il vampiro, la strega, l’uomo nero, il vento…; ma a sgranare lo spavento vi è l’antidoto del gioco in società. E nell’intento di sottolineare la varietà degli esseri viventi, l’Autore romano si inventa “L’album degli animali”.

“Il gioco del barattolo”, poi, è un gioco fantastico attraverso cui il bambino è capace di animare ambienti, storie, personaggi: nell’armadio c’è uno stadio in cui gioca una squadra che ha per portiere una scimmietta, in difesa quattro nani e all’attacco vi è la colla!

Maiucchi ha la capacità di trasformare la filastrocca in una potente sintesi dei caratteri umani, presentando, con la sua semplicità, i concetti opposti di vuoto-pieno, veloce-lento, salire-scendere…

Lo scrittore romano vuole interagire col lettore, chiamandolo in correità nel gioco di rime; infatti, il lettore potrebbe continuare ad libitum il gioco com’è espresso a conclusione di diverse filastrocche. L’idea della circolarità, poi, sembra il tema dominante di Tralestelle, sintetizzato dall’immagine del “girotondo”, un leit motiv che attraversa la raccolta, come per significare che nel circolo si trova l’essenza del mondo e delle relazioni umane; l’immagine a pagina doppia del cerchio di bambini, col predominio del verde, è una grande testimonianza di una scelta che è fortemente educativa.

La successione narrativa di piccole storie continuano anche nel secondo volume; così troviamo una famiglia di orsetti che prima saltella e poi si addormenta su una nuvola di miele; un canguro la cui pancia somiglia ad un tamburo, dove trovano riparo alcuni senza tetto: i bambini sono capaci con l’immaginazione di risolvere i problemi concreti. Poi, la filastrocca diventa ideale per contare, per pensare…

Sono due libri in cui le parole e le immagini hanno la forza di stimolare nel bambino: il riconoscimento degli oggetti, dei personaggi, delle relazioni spaziali; la concettualizzazione, come in “Filastrocca da mimare”, permettendo nella mente del piccolo che un oggetto diventi referente simbolico di una serie di oggetti o situazioni; l’inferenza, ovvero la capacità del bambino di collegare una scena all’altra in termini di causa-effetto, favorendo la comprensione della successione temporale e della consequenzialità (si leggano in quest’ottica: “La fifastrocca” o “L’album degli animali”).

La filastrocche di Maiucchi sottendono una bella apertura di credito alla fantasia, si leggano a riguardo: “Filastrocca tutta storta” o “Il gioco del barattolo” o “Giocondo”, in cui le parole, la musica, le illustrazioni attivano un desiderio di esplorare, che è un invito implicito a tenere gli occhi vigili sul mondo, per padroneggiarlo.

Alessandro Terranera con disegni semplici ed essenziali, con colori fondamentali e caldi alimenta nel piccolo lettore una forte attrattiva, da avvicinarlo a questi libri fruibili in triplice versione. Anche le musiche di Alessandro D’Orazi, tra mazurche, ballate e marcette, tra suoni ora acustici ora amplificati, ma dal giro armonico semplice, con l’unica variazione di alzare il tono di tanto in tanto di una ottava, rendono questi versi più orecchiabili e cantabili in gruppo.

Sono due silloge da tenere a portata di bambini di età prescolare, almeno della seconda infanzia (3-7 anni) quando iniziano a riconoscere già le forme, i numeri, le parole, perché li aiutano a seguire mentalmente storie minime ed essenziali con protagonisti che potrebbero incontrare nella realtà, il tutto in una bella cornice giocosa, colorata e canterina. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Letture + 4


DUE FAMIGLIE PER FLIP di Fulvia DEGL'INNOCENTI, con illustrazioni di Sara Benecino, Mammeonline, 36 pp.
 

La mamma del piccolo Flip è una coniglietta allegra e divertente, ma non riesce sempre a badare ai suoi piccoli. Fortunatamente arriva tempestivo l'aiuto di mamma scoiattola, che si prende cura di Flip finché mamma coniglia ha imparato come offrire ai suoi cuccioli le attenzioni di cui hanno bisogno. 
Il conforto della famiglia di scoiattoli non viene meno, quando Flip torna dalla sua mamma, perché l'affido è un ponte che unisce per sempre due famiglie.
Oltre a essere una storia perfetta per una lettura ad alta voce e per le prime letture autonome dei bambini, Due famiglie per Flip ha anche una finalità benefica: sostiene, infatti, le attività della Fondazione “L'Albero della Vita, Progetti d'amore per i bambini”, che promuove l'affido familiare sia con campagne di sensibilizzazione e formazione delle famiglie sia seguendo direttamente le famiglie affidatarie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Letture +2

 

“Cantiamo in allegria 1 e 2” sono due albi della Raffaello Ragazzi, illustrati rispettivamente da Sophie Fatus e Mattia Cerato. Libri che contengono immagini a tutta pagina, un CD a corredo di ognuno e testi di dieci canzoni ciascuno, posti sulle pagine pari.

Ogni volume è la prosecuzione e completamento dell’altro; entrambi gli illustratori hanno utilizzato sfumature coloristiche ora pastello ora colori caldi, comunque sempre linee essenziali, con qualche rotondità in più nella figurazione di Cerata.

Sono cartonati seducenti, attraverso i quali i bambini hanno la possibilità, sostenuti da celebri canzoni, quasi tutte entrate nell’immaginario comune (“Il coccodrillo come fa”, “I due liocorni”, “Volevo un gatto nero”, “44 gatti”, “Ci vuole un fiore”, “Nella vecchia fattoria”….) di fare esperienza di conte, filastrocche, conoscenza del mondo esterno in modo spensierato e ludico.

Qualità grafica, tipologia della copertina, liscia ed impermeabile, prezzo contenuto fanno di questi libri, strumenti ineguagliabili nell’accompagnare i piccoli della fascia d’età 0-3 anni a crescere felici e adeguatamente stimolati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Letture 4-6 anni

Nel regno di Belgarbo di Flavia Franco, Raffaello

Nel regno di Belgarbo è un racconto in rime che esalta la cortesia come atteggiamento per vivere bene. Il plot. Esiste il mondo di Belgarbo, in cui tutti sono educati, dal re alla cameriera, ed è il motivo della loro felicità; la nota stonata nel regno utopico è un drago; allora, il re cerca un cavaliere capace di sconfiggerlo; si presenta, tra gli altri, Leopoldotto Ammazzadraghi, non poco villano e prepotente; quando questi affronta il mostro, è messo subito in pericolo e la salvezza gli viene usando garbo e cortesia, suggeriti da una nuvoletta: Sono due parole/fan poco rumore…/avanti, coraggio/dì “per favore”. Ed è proprio la formula semplice semplice che ferma il drago e lo spinge verso un’altra direzione. Leopoldotto, così, rinsavisce: Capì al volo la lezione/a volte basta un po’ di educazione. Nel paese di Belgarbo, allora, torna la felicità.

Una storia essenziale in cui ad essere condannato è l’atteggiamento scorretto, che viene subito regolato per il bene di sé e di quanti vivono intorno. Un racconto allegro, allietato anche dalle illustrazioni coloratissime, in cui predomina il verde, realizzate da César Lo Monaco.

Il testo contiene delle schede finali che sono uno stimolo a “fare-giocando”: cercare gli aggettivi pertinenti ai vari personaggi o colorare alcune figure o trovare i sinonimi di alcune parole…, sono modi per nascondere ai piccoli lettori l’obiettivo di far compiere un lavoro testuale di comprensione, associazione, rielaborazione dei contenuti letti.

Un bel volume sia per i bambini della seconda infanzia, sia per chi inizia già a leggere con una certa autonomia.

Cosimo Rodia

 

 

 

 

 

 

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